Impressioni sulla Cappella degli Scrovegni

Quando entrai nella cappella provai un'intensa sensazione di raccoglimento.
Una profonda continuità narrativa univa gli affreschi delle tre fasce, la prima dedicata alle "Storie della Vergine", la seconda alle "Storie di Cristo" e la terza al tema dei vizi e delle virtù. Abbiamo inoltre osservato il "Giudizio Universale", rappresentato nell’oratorio fatto erigere da Enrico Scrovegni in ammenda dei suoi peccati legati all’amministrazione del denaro. L’opera che ho apprezzato maggiormente è stato il "Compianto sul Cristo morto". Ho colto una forte carica drammatica nelle espressioni dei volti e nella gestualità dei personaggi, accentuata dalle pieghe delle vesti e dai colori contrastanti.
Il mio sguardo è stato subito catturato dalla figura di Maria che abbraccia il capo e le spalle del figlio morto.
Nella Cappella  i contrasti fra il bianco delle strutture e il rosso e il blu, predominanti negli affreschi, mi hanno suscitato una forte sensazione di calore e accoglienza. Anche gli elementi illusionistici, come le logge e i basamenti in marmo dipinti, contribuiscono a rendere l’ambiente più accogliente per i visitatori.
Alice

Nella cappella degli Scrovegni, fui subito colta da un forte senso di raccoglimento e di tranquillità. Ovviamente la mia attenzione fu subito attirata dalle pareti e dal soffitto, accuratamente affrescati. Osservai lo slancio delle figure e la precisione nelle architetture: mi colpì l’abilità di Giotto di creare un senso di profondità senza utilizzare la prospettiva.
L’impiego di colori chiari come il rosa e l’azzurro fornisce un effetto plastico alle immagini e nello stesso tempo dona una certa freschezza all’intera cappella.
Cecilia

Un’immagine che mi è rimasta impressa è stata la raffigurazione di Cristo morto nelle braccia di sua madre.I volti rappresentavano lineamenti duri mentre gli abiti possedevano linee più morbide.Gli angeli sovrastanti partecipavano al dolore e mostravano gestualità ed espressioni sconvolte.Lo sfondo blu del cielo,in contrasto con la vivacità cromatica dei vestiti,poteva indicare come tutta la natura partecipasse al triste evento.
Maddalena

Diverse sensazioni ho percepito entrando nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Nell’unica navata, interamente affrescata da Giotto, il colore dominante era senza dubbio il blu. La mia vista venne subito attirata dallo stupendo "cielo stellato" , affrescato sul soffito della piccola cappella; lì per lì mi è venuto spontaneo fare un rapido esame di coscienza. Poi l’attenzione fu catturata dagli altri affreschi giotteschi, che mi hanno evocato sensazioni di pace e raccoglimento.
Paola

La luce soffusa e i colori e le pose dei personaggi degli affreschi creano un’atmosfera innaturale ma avvolgente. Nella fattispecie "Il Giudizio Universale" trasuda una forte energia: i diavoli ed i dannati coi loro sguardi angosciati e tormentati ci osservano nel loro inferno di torture. Dall’altro lato i beati con i volti distesi e perfino Gesù Cristo al centro della sua mandorla paiono penetrarci col loro sguardo. Il tutto è meraviglioso.
Ruggiero

Descrizione della Cappella degli Scrovegni


La Resurrezione di Lazzaro


L'ultima cena

La Cappella, che sorge in mezzo ai resti dell'antica area romana a Padova, venne innalzata forse su disegno dello stesso Giotto, per conto di Enrico Scrovegni, figlio di Reginaldo Scrovegni, che Dante aveva collocato all'Inferno come usuraio. Non è improbabile che con la costruzione della cappella il figlio avesse inteso aiutare la riabilitazione del genitore.Giotto nella sua fase ormai matura,dopo essersi affermato ad Assisi, con gli affreschi a SanFrancesco partendo addirittura dalle vicende dei genitori di Maria, Gioacchino e Anna descrive la vita della Vergine e di Cristo fino al Giudizio Universale. La Cappella fu affrescata tra il 1304 e il 1306 con alcuni collaboratori: nei lati si articolano le vicende di Gioacchino, Maria e Cristo in ordine cronologico su tre registri, al di sotto dei quali compaiono, quasi icone marmorizzate, immagini di vizi e virtù contrapposti. Sull'arco trionfale, sotto la lunetta raffigurante Dio con schiere di angeli, troviamo, a sinistra, l'Arcangelo Gabriele e, a destra, la Vergine Maria che ha appena ricevuto l'annuncio della nascita del Messia.


L'Annunciazione

Nella parete di fondo, di fronte, si trova l'imponente Giudizio Universale, con la figura di Cristo giudice che campeggia in mezzo agli apostoli e sopra angeli e dannati (in basso figura anche il donatore Enrico Scrovegni, che offre un modellino della Cappella alla Vergine e a due Sante). Sulla volta, azzurro cielo come il colore prevalente dei riquadri, si notano medaglioni con le immagini di Maria, di Cristo e di profeti. Lo stile adottato in questo periodo è molto più maturo rispetto a quello di Assisi. I personaggi sprigionano emozioni più intense e il loro disporsi nello spazio secondo movimenti prospettici risulta maggiormente definito. Famose sono le immagini dell'Incontro alla Porta Aurea, del Bacio di Giuda, del Compianto su Cristo morto, con le braccia di Giovanni spalancate a sfondare lo spazio retrostante, e del Noli me tangere, caratterizzato dal lento incedere del Redentore mentre Maddalena esitante cerca di afferrarne la veste.


Il bacio di Giuda


Compianto del Cristo morto