Il lavoro, svolto dalla classe III C durante la.s. 1999/2000 e oggetto di discussione
      nel corso dellEsame di Stato, si configura come un approfondimento sul genere romanzo
      nella letteratura greca e latina dal II sec. a.C. al IV d.C.
      Si affrontano, pertanto, vexatae quaestiones, quali la definizione stessa del
      genere letterario romanzo, la sua genesi - a partire dallipotesi
      ottocentesca di Rohde fino ai più recenti contributi critici di Barchiesi e Fusillo - il
      pubblico e la ricezione, la cronologia delle opere.
      Secondo un procedimento categorizzante, si ricercano nel romanzo antico gli schemi e le
      forme stereotipizzate, τόποι, temi e luoghi comuni considerati
      come struttura microtestuale profonda delle letterature occidentali. Si pone
      pertanto particolare attenzione anche agli influssi genetici dei generi letterari classici
      sul romanzo, dallepica, alla storiografia, alla tragedia e alla commedia, alla
      retorica.
      Individuati gli elementi narrativi di persistenza, gli schemi funzionali ricorrenti,
      dallOdissea omerica fino a Caritone o Achille Tazio, o meglio, fino ai Promessi
      Sposi manzoniani, se ne segnalano gli scarti, le varianti, le forme parodizzanti, in
      particolare nella fase più matura del romanzo greco, dal II sec. d.C. e nel romanzo
      latino; di questo si sottolineano peraltro gli aspetti specifici: il carattere
      satirico/miscellaneo, le connessioni con la fabula milesia e, sulla scorta di
      Auerbach, la componente del realismo.
      In tale prospettiva si assume come oggetto di indagine non il corpus completo
      dei romanzi greci e latini, ma le opere più significative ed esemplari: i romanzi greci
      di Caritone, Senofonte Efesio, Luciano, Achille Tazio, Longo Sofista, Eliodoro e i romanzi
      latini di Petronio ed Apuleio.
      Al fine di disporre strumenti di decodifica della morfosintassi-narrativa e conseguire
      consapevolezza metaletteraria delle parti del processo inventivo, ogni
      opera è oggetto di analisi narratologica e strutturale: si individuano i livelli
      diegetici, gli excursus, le ἐκφράσεις e i τόποι. 
      Conformemente con le caratteristiche e le potenzialità  del lavoro multimediale, la
      ricerca è stata progettata come opus crescens, suscettibile nel tempo di
      sviluppi e collegamenti, specie nellambito della letteratura italiana che la
      vastità  e, crediamo, linteresse del tema affrontato suggeriscono, e che il tempo
      limitato a disposizione ha impedito di condurre. 
      Hanno coordinato il lavoro i Prof. Grazia Tarroni (Greco e
      Latino) e Prof. Michele Gherlone (redazione grafica ipertesto
      multimediale). Si ringrazia la Prof. Marisa Garlaschelli per
      il prezioso contributo alla selezione dellapparato iconografico.
      N.B.: Per navigare all'interno dell'ipertesto, clicca sempre sull'immagine ovale che
      trovi in alto a sinistra, che consente di tornare al livello superiore.
     
    
    Particolare di sudario in lino dipinto a tempera. Ai
    fianchi del defunto
    sono le due divinità  egizie Osiride e Anubis. Provenienza Necropoli
    del Fayyum: II sec. d.C., Mosca, Museo Pukin.